lunedì 26 settembre 2016

un magnifico settembre

L'estate, si sa è un periodo leggero: c'è voglia di vacanze, di allegria e di spensieratezza, che crea anche un inevitabile senso di aspettativa: quasi ogni sera c'è un concerto, un evento, una festa.
Settembre sembra arrivare sempre troppo presto, anche se si annuncia con fare garbato, cambiando a poco a poco le luci delle giornate, allungandone le ombre a piccoli passi e intensificando i riflessi di tramonti che giungono ogni giorno un po' prima; incendia di giallo i campi di soia e di rosso le fronde del Carso e, alla sera, offre abbracci di leggera malinconia.
Ogni giornata di sole appare un regalo con cui ci saluta la bella stagione e, a viverla al meglio, pare di gustarla il doppio.
Anche se per motivi organizzativi i tempi tecnici non mi consentono di soffermarmene quanto meritano, è impossibile parlare degli eventi di fine estate senza almeno citare due appuntamenti di questo periodo: #Pordenonelegge - festa del libro con gli autori e il suggestivo, piccolo grande gioiello, #Medioevo a Valvasone. Due realtà molto diverse per tema, allestimento e realizzazione, ma che è doveroso menzionare, oltre che per il successo di pubblico, per l'enorme entusiasmo e l'impegno profusi da tutti gli organizzatori.

Da ormai diciassette edizioni, Pordenonelegge anima il centro della città offrendo occasioni di incontro con autori rinomati ed emergenti, puntando di volta in volta a migliorare la macchina organizzativa, ma conservando sempre la dimensione umana anche in un evento in continua crescita: lo ha fatto anche quest'anno, devolvendo una parte del crowdfunding alle vittime del terremoto in centro Italia e rendendo maggiormente fruibile la partecipazione agli incontri alle persone con disabilità psicomotorie. Le vie si vestono di giallo e nero, si popolano di parole, di pagine e chi vi si addentra vive amicizia respirando cultura.

 Medioevo a Valvasone è invece un vero salto nel tempo, da vivere ogni secondo fine settimana di settembre in uno fra i borghi più belli di questi territori: allestita dal Grup Artistic Furlan, attento fin dalle sue origini a coniugare ricerca storica ed espressione artistica,  la rievocazione coinvolge fortemente il visitatore, regalando la sensazione di essere parte integrante di un  tuffo nel passato. La luce calda delle fiaccole sostituisce quella fredda dei lampioni e nei vicoli e nelle corti si viene abbracciati da atmosfere misteriose e suggestive.



Manifestazione in cui mi sono imbattuta per puro caso, invece, è stata "Nel giardino del doge Manin", che ho scoperto essere alla sua quinta edizione. Nella splendida cornice del parco di Villa Manin di Passariano, sabato 10 e domenica 11 settembre 2016, si è tenuta una mostra mercato dedicata al mondo del florivivaismo, all'oggettistica da giardino e all'artigianato ad essi ispirato.  Personalmente penso che questa descrizione non le renda però giustizia, poiché la rende scevra della bellezza che, cura espositiva e passione di tecnici e artisti presenti, si sono prodigati a trasmettere ai visitatori.
Non un asettico percorso espositivo dove far incontrare domanda ed offerta, dunque, ma allestimenti di piccoli giardini nel parco, dove poter dialogare, chiedere, apprendere; dove ho potuto ascoltare dell'arte dei fiori pressati e  della realizzazione di abiti e tessuti resi unici dalle tecniche di stampa con l'utilizzo di foglie e fiori (Fabbruzzo Maria Luisa - Maniago  e Thiel Soc. Coop - Gorizia).

 Ironia della sorte, anche in mezzo alla terra di un parco friulano, ho incontrato un po' di salsedine, imbattendomi nelle opere dell'artista triestino Alberto Rocca: sculture ed oggetti realizzati con legno ed altri materiali di recupero, portati a riva dalla risacca, come qualcosa di vivo che ha ancora molta storia da raccontare.

Parlando del valore del tempo che passa, approdo così ad una delle mie "scoperte" più recenti:  "Wintage Advantange". Attrae la mia attenzione la pagina, (amica di un'amica), di un evento Facebook: Ora Lieta, aperitivo lungo, lento e felice: occasione di scambiare o vendere a prezzo amichevole, vestiti o accessori che non si usano più,  sorseggiando un bicchiere di vino o gustando uno stuzzichino con sottofondo musicale. Incuriosita decido: vado ed entro nel giardino del Palazzo Zuccheri di San Vito al Tagliamento.

Mi accolgono buona musica anni '80, candele sui tavolini allestiti ad hoc e soprattutto un'atmosfera molto rilassata e amichevole. Introdotta da Orsola, che coordina e organizza l'evento, scopro un mondo che nasce dall'entusiasmo, dall'amicizia e dalla voglia di fare. In periodi in cui tutto a volte sembra vuoto e privo di iniziativa, e contraddittoriamente il consumismo sembra far da padrone nonostante la crisi, Orsola, da un'idea nata quasi per gioco con alcuni amici, ha trovato un modo per far aggregare le persone e, al tempo stesso, offrire la possibilità di dare nuova vita a quei capi di abbigliamento che tutti noi teniamo in armadio, relegandoli ad un "prima o poi".  Usati, certo, ma bene: su questo è tassativa,  capi ed accessori devono essere rigorosamente puliti ed in buono stato. Anche il nome Wintage Advantage nasce da un gioco di parole: non si tratta di capi Vintage (quelli devono avere più di vent'anni, mentre negli eventi si possono trovare anche oggetti della stagione passata), ma di capi "in età", dove l'età non viene per una volta vista come un "difetto", ma come un valore aggiunto, quindi "Advantage", un'opportunità vincente. Visti lo spirito, la cura della location e il buon successo dell'iniziativa, non vedo proprio come non trovarsi d'accordo.
Per settembre è tutto...o forse no...ci sentiamo presto!








1 commento:

  1. In tempi in cui tutti criticano e protestano, la dolcezza di queste righe fa bene all'anima, regalandoti un paio di minuti di cuor leggero

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