mercoledì 28 settembre 2016

Il "tempo buono" di una domenica mattina

Sopra: la locandina dell'evento condivisa su Facebook
 Ultima domenica di settembre: il cielo è terso e, nonostante l'umidità della notte abbia lasciato dietro a sé poche lacrime di rugiada a bagnare i vetri delle finestre, si capisce che la natura si sta preparando a regalarci una bellissima giornata.
Niente caffè in cucina quest'oggi, però: oggi la colazione ha un sapore d'avanguardia e viene servita in un piccolo paese del Medio Friuli.
L'iniziativa si chiama "PAROLE A COLAZIONE" e nel suo nome racchiude tutto il fascino e l'autenticità delle cose semplici e tuttavia speciali: una rassegna di incontri con l'autore nelle Ville storiche di Rivignano -Teor, organizzate dal Comune e dall'Assessorato alla Cultura, che si occupa gentilmente di offrire la colazione a tutti i presenti.
Impossibile non restare incantati: dalla originalità dell'evento, dalla bellezza del posto, dalla gentilezza e dal sorriso con cui si viene accolti, dal profumo del caffè che pervade l'aria e dall'atmosfera famigliare e distesa che si respira. In un mondo teso alla diffidenza e alla chiusura, fanno la differenza una porta aperta su di un giardino, le torte preparate con cura e proposte con garbo, la voglia di ritrovarsi e di condividere tutto ciò.

Sopra e a lato: alcuni scorci di Casa Pertoldeo
Il sole settembrino scalda la mattinata, la chitarra è in attesa di essere imbracciata mentre ci si inizia ad accomodare; all'ombra del portico in pietra l'aria è ancora frizzante ma il clima ha già assunto il tepore di persone raccolte davanti al focolare per ascoltare nuove storie.
E parole e note non tardano a levarsi, mentre lo scrittore e musicista Marco Anzovino, introdotto da Ugo Falcone, ci accompagna a conoscere le protagoniste del suo ultimo romanzo "Le ragazze del terzo piano", recentemente presentato a Pordenonelegge.

Marco Anzovino (a destra) e Ugo Falcone durante la presentazione
E' un dialogo di note e di pensieri, quello che segue,  dove l'attualità dei temi che vengono raccontati, figli di tempi in cui si dà più importanza agli oggetti che alle persone, si pone in dolce conflitto con la morbidezza degli accordi e dell'atmosfera che si è venuta a creare; dove anche i suoni delle campane o dei bambini che si rincorrono nel prato diventano parte integrante delle canzoni, poesie in una mattinata di toni delicati e avvolgenti.
Anzovino racconta e, attraverso i capitoli del suo libro e otto brani del cd, conduce l'ascoltatore lungo il percorso di tre ragazze che condividono un appartamento universitario e che, attraverso la convivenza e il confronto, riusciranno a superare i lati bui della propria esistenza e a riscoprire quei valori che, troppo spesso,  nella società attuale vengono persi. Un autore genuino come le storie che racconta, che si avvicina ai temi di cui parla con la stessa sensibilità e autenticità con cui si lascia incontrare e conoscere dalle persone che lo avvicinano.

Impossibile non pensare che eventi come questo siano istanti di grande qualità e significato; impossibile non rientrare a casa e non sentire di essersi arricchiti di un "tempo buono" da conservare.
Parole a colazione ritorna domenica 02 ottobre 2016 presso l'Az. Agricola Le fornaci del Zarnic a Flambruzzo dove alle ore 9,30 si terrà la presentazione del libro "L'Albero Capovolto" di Stefano Montello. Converserà con l'autore Angela Piantoni.









lunedì 26 settembre 2016

un magnifico settembre

L'estate, si sa è un periodo leggero: c'è voglia di vacanze, di allegria e di spensieratezza, che crea anche un inevitabile senso di aspettativa: quasi ogni sera c'è un concerto, un evento, una festa.
Settembre sembra arrivare sempre troppo presto, anche se si annuncia con fare garbato, cambiando a poco a poco le luci delle giornate, allungandone le ombre a piccoli passi e intensificando i riflessi di tramonti che giungono ogni giorno un po' prima; incendia di giallo i campi di soia e di rosso le fronde del Carso e, alla sera, offre abbracci di leggera malinconia.
Ogni giornata di sole appare un regalo con cui ci saluta la bella stagione e, a viverla al meglio, pare di gustarla il doppio.
Anche se per motivi organizzativi i tempi tecnici non mi consentono di soffermarmene quanto meritano, è impossibile parlare degli eventi di fine estate senza almeno citare due appuntamenti di questo periodo: #Pordenonelegge - festa del libro con gli autori e il suggestivo, piccolo grande gioiello, #Medioevo a Valvasone. Due realtà molto diverse per tema, allestimento e realizzazione, ma che è doveroso menzionare, oltre che per il successo di pubblico, per l'enorme entusiasmo e l'impegno profusi da tutti gli organizzatori.

Da ormai diciassette edizioni, Pordenonelegge anima il centro della città offrendo occasioni di incontro con autori rinomati ed emergenti, puntando di volta in volta a migliorare la macchina organizzativa, ma conservando sempre la dimensione umana anche in un evento in continua crescita: lo ha fatto anche quest'anno, devolvendo una parte del crowdfunding alle vittime del terremoto in centro Italia e rendendo maggiormente fruibile la partecipazione agli incontri alle persone con disabilità psicomotorie. Le vie si vestono di giallo e nero, si popolano di parole, di pagine e chi vi si addentra vive amicizia respirando cultura.

 Medioevo a Valvasone è invece un vero salto nel tempo, da vivere ogni secondo fine settimana di settembre in uno fra i borghi più belli di questi territori: allestita dal Grup Artistic Furlan, attento fin dalle sue origini a coniugare ricerca storica ed espressione artistica,  la rievocazione coinvolge fortemente il visitatore, regalando la sensazione di essere parte integrante di un  tuffo nel passato. La luce calda delle fiaccole sostituisce quella fredda dei lampioni e nei vicoli e nelle corti si viene abbracciati da atmosfere misteriose e suggestive.



Manifestazione in cui mi sono imbattuta per puro caso, invece, è stata "Nel giardino del doge Manin", che ho scoperto essere alla sua quinta edizione. Nella splendida cornice del parco di Villa Manin di Passariano, sabato 10 e domenica 11 settembre 2016, si è tenuta una mostra mercato dedicata al mondo del florivivaismo, all'oggettistica da giardino e all'artigianato ad essi ispirato.  Personalmente penso che questa descrizione non le renda però giustizia, poiché la rende scevra della bellezza che, cura espositiva e passione di tecnici e artisti presenti, si sono prodigati a trasmettere ai visitatori.
Non un asettico percorso espositivo dove far incontrare domanda ed offerta, dunque, ma allestimenti di piccoli giardini nel parco, dove poter dialogare, chiedere, apprendere; dove ho potuto ascoltare dell'arte dei fiori pressati e  della realizzazione di abiti e tessuti resi unici dalle tecniche di stampa con l'utilizzo di foglie e fiori (Fabbruzzo Maria Luisa - Maniago  e Thiel Soc. Coop - Gorizia).

 Ironia della sorte, anche in mezzo alla terra di un parco friulano, ho incontrato un po' di salsedine, imbattendomi nelle opere dell'artista triestino Alberto Rocca: sculture ed oggetti realizzati con legno ed altri materiali di recupero, portati a riva dalla risacca, come qualcosa di vivo che ha ancora molta storia da raccontare.

Parlando del valore del tempo che passa, approdo così ad una delle mie "scoperte" più recenti:  "Wintage Advantange". Attrae la mia attenzione la pagina, (amica di un'amica), di un evento Facebook: Ora Lieta, aperitivo lungo, lento e felice: occasione di scambiare o vendere a prezzo amichevole, vestiti o accessori che non si usano più,  sorseggiando un bicchiere di vino o gustando uno stuzzichino con sottofondo musicale. Incuriosita decido: vado ed entro nel giardino del Palazzo Zuccheri di San Vito al Tagliamento.

Mi accolgono buona musica anni '80, candele sui tavolini allestiti ad hoc e soprattutto un'atmosfera molto rilassata e amichevole. Introdotta da Orsola, che coordina e organizza l'evento, scopro un mondo che nasce dall'entusiasmo, dall'amicizia e dalla voglia di fare. In periodi in cui tutto a volte sembra vuoto e privo di iniziativa, e contraddittoriamente il consumismo sembra far da padrone nonostante la crisi, Orsola, da un'idea nata quasi per gioco con alcuni amici, ha trovato un modo per far aggregare le persone e, al tempo stesso, offrire la possibilità di dare nuova vita a quei capi di abbigliamento che tutti noi teniamo in armadio, relegandoli ad un "prima o poi".  Usati, certo, ma bene: su questo è tassativa,  capi ed accessori devono essere rigorosamente puliti ed in buono stato. Anche il nome Wintage Advantage nasce da un gioco di parole: non si tratta di capi Vintage (quelli devono avere più di vent'anni, mentre negli eventi si possono trovare anche oggetti della stagione passata), ma di capi "in età", dove l'età non viene per una volta vista come un "difetto", ma come un valore aggiunto, quindi "Advantage", un'opportunità vincente. Visti lo spirito, la cura della location e il buon successo dell'iniziativa, non vedo proprio come non trovarsi d'accordo.
Per settembre è tutto...o forse no...ci sentiamo presto!








venerdì 23 settembre 2016

Con gli occhi di una "foresta"

 "Foresta"..una che non è di qui, insomma...Una che viene "da fuori", che ha, come ho detto, le radici che pescano nel mare e le scarpe ormai coperte di polvere.
Quando sono capitata qui, inevitabilmente la mia vita si è divisa in un "prima" e in un "dopo": sono cambiate la casa, le abitudini, il lavoro: quello per cui, abitualmente, la gente ti giudica, ti cataloga e ti "conosce".
Le mie passioni però sono rimaste le stesse: l'arte, la musica, l'artigianato e, in generale, tutte quelle forme attraverso cui, singolarmente o in modo collettivo, le persone esprimono la propria creatività, sia con l'innovazione che custodendo le tradizioni. E così mi sono messa alla loro ricerca.
Viviamo però in un'epoca molto frenetica, a volte anche caotica, in cui si hanno talmente tante informazioni che queste sembrano investirci più che raggiungerci; in cui coesistono talmente tanti richiami per cui è più facile rimanere storditi dai rumori, piuttosto che riuscire a cogliere le melodie. Può perciò capitare di ritrovarsi a ciondolare all'interno di un centro commerciale  ed essere invece solo ad un passo da quella che poteva essere una mostra, un mercatino o una manifestazione interessante.

 Ecco, con molta semplicità e nessuna pretesa di eleggerlo a mezzo di informazione culturale, con questo mio blog vorrei solo raccontare a chi ha il piacere di leggerlo, cosa accade di bello nel nostro bel Friuli Venezia Giulia, offrendo magari lo spunto, a chi non lo conosce già, per una gita alternativa anche se non si ha molto tempo disposizione, (come capita al sempre maggior numero di persone che magari lavora anche nei week end e si ritrova con solo una manciata di ore libere).

Una piccola sbirciatina per i miei amici della "vita di prima" su "quel che succedi in Friul" e qualche dritta agli amici di adesso su ciò che scopro "di ca o di là da l'aghe".

Tutto ciò che scrivo, così come le foto che trovate nei miei post, rappresentano il diario di un vissuto personale, perciò chiedo scusa per eventuali errori in cui dovessi incappare; vi invito anzi a segnalarli: i confronti rispettosi sono importanti occasioni per crescere.
Se invece trovaste interessante condividere qualche scatto o parte di ciò che scrivo vi chiedo solo cortesemente di citarne la fonte: sarà per me una piccola grande soddisfazione personale.




venerdì 16 settembre 2016

QUADERNO NUOVO...PRIMA PAGINA

Eccomi allo scoperto. Scrivo.
A scrivere però siamo in tanti, non è detto che questo mi renda una scrittrice.
Ma ai progetti ogni tanto va anche offerta una possibilità; così oggi le mie parole escono e provano a vedere cosa succede fuori dalle cartelle in cui abitano.
Nel mare di internet lascia gli ormeggi per primo un racconto per cui, da poco, sono stata premiata e che alcune persone amiche mi hanno chiesto di leggere. E' lo scritto da cui trae il nome questo blog, questa nuova avventura che, se avrete piacere, spero continuerete a condividere con me.
Con semplicità e gratitudine, Dani...quella che scrive :-)