lunedì 24 aprile 2017

Rifiorisce il "vecchio" e si crea il "nuovo": istantanee di donne in primavera

Le parole sono mezzi potenti, basta pronunciarne alcune e ti trasmettono subito un'idea; anche la rapidità e l'immediatezza della comunicazione sono altrettanto efficaci; credo però che parole e velocità, unite,  possano nascondere, talvolta, un'insidia: quella di rimandare a degli stereotipi.
Penso a termini come "usato", o "vecchio", che subito evocano idee di qualcosa di arrivato a fine corsa; immagino una nipote che riceve dalla zia un "mobile vecchio", o una borsetta "usata" e,  idealmente confronto la sua espressione se invece dovesse avere in dono un "pezzo d'antiquariato" o un "accessorio vintage".  Certo, è vero, antico è ciò che ha superato il secolo e vintage è una definizione destinata solo a ciò che vanta più di vent'anni...ma non è detto che sia tutto riconducibile solo ad un "affare di compleanni".
Lo stesso principio credo si possa applicare alla definizione di "pic-nic di Pasquetta": forse tutti abbiamo immaginato una coperta stesa su di un prato verde.
A chi si diverte a superare gli schemi delle idee preconfezionate penso possa far piacere conoscere Easy Fest: manifestazione che si è svolta a San Vito al Tagliamento il week di Pasqua: a giudicare dalla moltitudine di persone accorse da un po' tutto il Friuli Venezia Giulia (ma non solo), a incuriosirsi sono stati proprio in tanti.
Molteplici le occasioni di richiamo: dalle gustose pietanze dello street-food al mercatino Wintage Advantage presso l'ospedale dei Battuti, dal trucca bimbi alla visita turistica del centro storico, dalle consulenze beauty al Puro Vintage nel Palazzo Altan. Senza trascurare l'originalità del pic nic in piazza: una pacifica invasione colorata di tovaglie a quadretti bianchi e rossi, per un pranzo in famiglia o con gli amici, proprio nella splendida piazza di San Vito. 
Il profumo delle pietanze mi ha accolto appena arrivata, così come pure l'allegro vociare della festa, che però non si è mai tramutato in fastidiosa confusione, invitando in maniera accattivante ad un assaggio.


Entrando nell'antica costruzione che ospita il Wintage si respira invece un'atmosfera prettamente femminile: si ha più l'impressione di entrare in un negozio a tema, piuttosto che in un mercatino dell'usato.
Le gentili signore (le Wins, come le chiama Orsola Zuccheri, insuperabile artefice dell'evento) sono sorridenti e vestite in maniera impeccabile: pronte al consiglio e disponibili per un aiuto, si muovono con familiarità fra i vestiti appesi, incorniciate dagli affreschi alle pareti. I loro passi e le voci risuonano ovattati dalla calda essenza del legno.  Difficile non lasciarsi affascinare ed andarsene a mani vuote.
 Poco lontano, nelle preziose stanze del Palazzo Altan, va invece in scena il Puro Vintage, ed anche qui, come ai Battuti, la cornice contribuisce ad esaltare i contenuti: la musica richiama motivi provenienti dai giradischi delle nonne e accompagna la visita fra orologi di pregio e abiti da sposa che levano il fiato. C'è anche lo spazio per ricaricarsi in attesa del prossimo acquisto, passeggiando nel verde giardino o gustando un prelibato dolcetto (irrinunciabile!) presso lo spazio caffetteria. Incuriosita dalla cura dettagliata e dalla gentilezza con cui raccontano dei loro prodotti, scambio qualche parola con  Carla Amadio e Simona Lilou, che, a dispetto dei chilometri che dividono le loro vite di tutti i giorni, accomunate dalla grande passione per il Vintage, sono diventate colleghe ed amiche, pur mantenendo il loro campo di interesse. Carla ha iniziato ad avvicinarsi a questo mondo "praticamente dalla carrozzina", dice sorridendo, in quanto la famiglia si occupa di antiquariato. Crescendo, ha avuto poi modo di approfondire la conoscenza sul tema  del abbigliamento Vintage facendo molta ricerca ed operando sul campo. Simona ha invece accresciuto la passione per gli accessori e la bigiotteria degli anni '50 durante la sua permanenza a Bologna, nonchè attraverso contatti con gli Stati Uniti, che, in quegli anni, rispetto alla condizione italiana, erano molto più ricchi.
Di evento in evento hanno quindi consolidato la loro amicizia lavorando spesso insieme. 

La giornata giunge al termine quasi in modo inaspettato e, per chiuderla con dolcezza, Catia infine ci porge un cupcake il cui gusto accompagna i miei passi mentre auguro a San Vito un arrivederci alla prossima edizione. 


Un grazie di cuore per aver chiacchierato con me con sorrisi, disponibilità e simpatia (e per il buonissimo cupcake!) a Orsola, Simona, Carla, e Catia (di seguito i profili social legati alle loro iniziative: Wintage  Advantage,  La fenice di Lilou, Le Petite Boutique Vintage, DPCakeArtSugar)



 la gentile prelibatezza  DPCakeArtSugar
Nella foto :Simona Lilou e Carla Amadio 

4 commenti:

  1. quanto sei brava a trasmettere emozioni e conoscenza!!!! condividendo e facendo vivere l'atmosfera che avvolge l'evento

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  2. ci rendi partecipi di cose molto interessanti CON STILE
    Peccato che per diventare follower il meccanismo è un po' complesso e non tutti sono "tecnologici". Ho raccolto le confessioni

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  3. Grazie per la segnalazione...vedrò se mi sarà possibile semplificare

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  4. Bellissimo scorcio raccontato attraverso le tue parole di una altrettanto bella San Vito. Continua a scrivere perché è chiaro che oltre alla passione ci metti la professionalità e competenza

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